Antinfluenzali in farmacia: ok da Regioni. Fissati compenso farmacisti e popolazione target

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Le Regioni hanno dato il via libera al Protocollo per la somministrazione da parte dei farmacisti dei vaccini antinfluenzali. Fofi: un importante riconoscimento della professionalità dei farmacisti

Le Regioni hanno dato il via libera al Protocollo per la somministrazione da parte dei farmacisti dei vaccini antinfluenzali, una vera e propria rivoluzione che va nella direzione delle cosiddette “farmacie dei servizi” e un importante riconoscimento che allinea i farmacisti ai colleghi di Francia, Gran Bretagna, Irlanda e di altri paesi dove già somministrano vaccini. Queste i commenti che hanno seguito l’annuncio dell’intesa tra Governo, Regioni e farmacisti per la partecipazione alla campagna antinfluenzale secondo quanto definito dal Protocollo, fatte salve alcune modifiche alla popolazione target.

Somministrazione a tutta la popolazione target

Nella campagna stagionale, quindi, le farmacie potranno somministrare il vaccino antinfluenzale in regime privato, con oneri a carico del cittadino, oppure alla popolazione avente diritto, con oneri a carico del Ssn. Nel secondo caso, modalità, termini e condizioni di distribuzione delle dosi dipenderanno da accordi tra Regioni e rappresentanze locali delle farmacie. La remunerazione è fissata in 6,16 euro per l’atto professionale del singolo inoculo. È possibile il riconoscimento di eventuali ulteriori oneri relativi alle funzioni organizzative, al rimborso dei dispositivi di protezione individuale e dei materiali di consumo, così come la fissazione di incentivi per il raggiungimento di determinati target vaccinali, ma tale possibilità è demandata ad accordi con le Regioni. La cifra di 6,16 euro rimane la stessa anche qualora l’inoculazione avvenga in regime privato a soggetti non eleggibili: il cittadino in sostanza corrisponderà alla farmacia la cifra dell’acquisto del vaccino e i 6,16 euro per la prestazione professionale. La vaccinazione antinfluenzale potrà essere effettuata a tutti i soggetti target, cioè “soggetti eleggibili o “aventi diritto”, per i quali la vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente) previamente definiti dalle autorità sanitarie competenti e seguendo i correlati criteri di priorità”. Un’indicazione modificata rispetto alla bozza del Protocollo circolato nei giorni scorsi che escludeva under 18 e “i soggetti ad estrema vulnerabilità, con anamnesi positiva per pregressa reazione allergica grave/anafilattica”

Fofi: riconosciuta la professionalità dei farmacisti

“L’approvazione in Conferenza Stato-Regioni del protocollo siglato dalle rappresentanze delle farmacie per la somministrazione dei vaccini antinfluenzali da parte dei farmacisti – si legge in una nota della Federazione degli ordini dei farmacisti – è il raggiungimento di un importante traguardo che li accomuna ai colleghi di Francia, Gran Bretagna, Irlanda e di altri paesi. Siamo di fronte a un ulteriore riconoscimento della professionalità dei farmacisti italiani e del loro impegno tanto nell’assistenza ai cittadini quanto nell’evoluzione del loro ruolo professionale. Con la partecipazione alla campagna antinfluenzale si aggiunge un altro tassello al modello della “farmacia dei servizi” promosso dalla Fofi fin dal 2006 e l’Italia compie un altro passo avanti nel potenziamento della prossimità delle cure la cui importanza è emersa drammaticamente nel corso della pandemia”.

Regioni: una rivoluzione verso “farmacie dei servizi”

«Si tratta di una proposta valutata positivamente dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome» hanno spiegato il presidente del Molise, Donato Toma, che ha presieduto la Conferenza delle Regioni che ha sancito l’intesa sul Protocollo, e da Raffaele Donini, coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e Assessore dell’Emilia-Romagna. «Sono davvero soddisfatto che la proposta che avevo portato in sede di Commissione salute in Conferenza delle regioni sia stata approvata. I cittadini che non hanno patologie – aggiunge Donini – potranno acquistare il vaccino in farmacia e farselo somministrare dal farmacista stesso. Coloro che invece hanno patologie rientrano tra le categorie più fragili per i quali il vaccino antinfluenzale è già assicurato in forma gratuita. Per il nostro Paese si tratta di una vera e propria rivoluzione, fortemente voluta dalle Regioni e discussa in sede di Commissione Salute, che va nella direzione delle cosiddette “farmacie dei servizi”, luoghi che saranno sempre più in grado di fornire ai cittadini vere e proprie prestazioni sanitarie. Un tassello in più – conclude Donini – per la composizione di una nuova sanità del territorio, di prossimità, obiettivo a cui tendiamo con tutte le nostre energie e che lo stesso PNRR mette a fuoco come risultato atteso».

Simona Zazzetta

Fonte: Farmacista 33