DL Green Pass alla Camera, da tamponi calmierati a vaccino antinfluenzale in Farmacia. Ecco le novità

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Nel Decreto-legge Covid in fase di conversione alla Camera approdano delle novità per le farmacie: durata del green pass, tamponi, vaccinazione antinfluenzale

Accanto alla durata del green pass estesa a 12 mesi, e alla conferma dei tamponi a prezzo calmierato fino alla fine di novembre, nel Decreto-legge Covid n. 105, in fase di conversione alla Camera approdano delle novità per le farmacie. Tra queste, ci sarebbe la possibilità di farle concorrere alla vaccinazione antinfluenzale per questa stagione.

Testo all’esame della Camera

È entrato nel vivo il dibattito per trasformare in legge il DL del 23 luglio scorso (AC 3223) che proroga l’emergenza al 31 dicembre e aggiorna i parametri per il cambio di colore delle regioni in caso di aggravamento della situazione Covid, puntando non solo sui contagi complessivi ma anche sull’incidenza di ricoveri ed ingressi in terapia intensiva. Il testo, nella sua parte più dibattuta, introduce l’obbligo di green pass per l’accesso a ristoranti al chiuso, cinema e teatri, palestre e piscine, fiere e congressi, parchi e centri culturali, e ora anche per gli accompagnatori di pazienti in sale d’attesa di centri diagnostici, poliambulatori specialistici oltre che strutture di ospitalità e di lungodegenza o per anziani non autosufficienti, Rsa, hospice. Per gli esercenti che non controllino il pass agli ospiti, impone la sanzione accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attività da uno a dieci giorni, e sancisce sanzioni penali per chi falsifica il pass.

Ecco le novità al vaglio

Durata green pass – Nel testo licenziato dalla Commissione Affari Sociali spiccano l’innalzamento da 9 a 12 mesi della validità della vaccinazione contro il Covid-19 (e dell’annesso “green pass”); tra le proposte di emendamento, per chi in passato ha preso il Covid e ora si vaccina, il pass arriverà a decorrere dal 15° giorno dall’avvenuta vaccinazione. Altra novità introdotta in commissione: ai fini della diagnosi del virus, sarà valido pure il test molecolare eseguito su un campione salivare, nel rispetto dei criteri che verranno stabiliti con circolare del Ministero della salute.
Tamponi a prezzi calmierati – È confermata all’articolo 5 la norma diretta ad assicurare, non più fino al 30 settembre ma fino al 30 novembre 2021, la somministrazione, presso le farmacie e altre strutture sanitarie, di test antigenici rapidi a prezzi contenuti. Con l’accordo governo-regioni, è stato valutato 15 euro l’impegno della farmacia per ogni tampone e si è concordato un prezzo del test antigenico rapido di 8 euro per i minori di età compresa tra i 12 e i 18 anni con 7 euro di quota di contribuzione pubblica. Per consentire di venire incontro a chi chiede il tampone per il pass, si autorizza nel 2021, la spesa di 45 milioni di euro a favore del Commissario straordinario che trasferisce alle regioni le risorse di loro competenza.
Vaccini antinfluenzali in farmacia – Un emendamento che in queste ore la camera voterà in plenaria e porta tra le firme quella del presidente Fofi Andrea Mandelli riguarda il comma 4 dell’articolo 5, un passo avanti verso le vaccinazioni in farmacia “al fine di rafforzare la prossimità e la tempestività dei servizi di vaccinazione antinfluenzale per la stagione 2021/2022 e di assicurarne il coordinamento con la campagna vaccinale contro il Sars-CoV-2”. Si prevede che il Ministero della salute sentiti il Commissario Covid e la Fofi, previa intesa in Conferenza Stato-Regioni, definisca un Protocollo con i sindacati rappresentativi delle farmacie per definire procedure e condizioni per far concorrere le farmacie alla somministrazione a soggetti maggiorenni di vaccini antinfluenzali per la stagione 2021-22 a carico del servizio sanitario. Per vaccinare, il farmacista dovrà aver superato lo specifico corso dell’Istituto superiore di sanità (Iss). Ricordiamo per inciso che, ove convertito alla Camera, il DL dovrà passare per l’ok del Senato, ma anche che la vaccinazione in farmacia è regola per quasi tutti i paesi industrializzati dell’Unione europea come anglo-americani.
Lavoro agile per i fragili – Il decreto proroga il lavoro agile per i soggetti con certificato attestante condizioni di rischio in caso di contagio Covid-19, consentendo loro sia la destinazione a diversa mansione nella medesima categoria o area di inquadramento definita dai contratti collettivi vigenti, sia lo svolgimento di specifiche attività di formazione professionale, anche da remoto. non è però prorogata, per gli stessi lavoratori fragili, la norma transitoria in vigore da marzo 2020 che, ai fini del trattamento giuridico ed economico, equiparava il periodo di assenza dal servizio del lavoratore fragile al ricovero ospedaliero.

Mauro Miserendino

fonte: Farmacista33