Equiparazione degli specializzandi farmacisti agli specializzandi medici. Approvato dalla Camera un Odg di Mandelli (FI)

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L’ordine del giorno dell’esponente di Forza Italia e presidente della Fofi, parte dal presupposto che “risulta del tutto ingiustificata la diversità di stato giuridico e trattamento economico esistente tra i farmacisti specializzandi e i medici specializzandi, nell’ambito della disciplina in materia di accesso e frequenza delle scuole di specializzazione dell’area sanitaria”.

Nel corso della seduta notturna della Camera successiva all’approvazione della Legge di Bilancio, l’Assemblea ha approvato un ordine del giorno a firma dell’Onorevole Andrea Mandelli, presidente della Fofi, che impegna il Governo “a valutare, nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica, anche con successive modifiche normative, la possibilità di regolamentare lo status contrattuale ed economico dei laureati in farmacia che afferiscono alle scuole di specializzazione di area sanitaria – disciplinate dai decreti del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 1° agosto 2005 e 4 febbraio 2015 – equiparandolo a quello dei laureati in medicina e chirurgia”.

“La preparazione professionale per tutti gli specializzandi dell’area sanitaria, si legge nell’ordine del giorno, presuppone un percorso formativo quadriennale di livello elevato le cui spese, in assenza di una posizione contrattuale, restano completamente a carico dell’interessato ed è del tutto ingiustificata la diversità di stato giuridico e trattamento economico esistente tra i farmacisti specializzandi e i medici specializzandi”.

Come è noto la contrattualizzazione degli specializzandi in farmacia ospedaliera, e la valorizzazione del ruolo dei farmacisti ospedalieri, è uno dei temi cardine della politica professionale della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani. “Se, correttamente, si vuole migliorare e ampliare la gestione del farmaco e la pharmaceutical care nell’ospedale c’è una sola via maestra: contrattualizzare gli specializzandi in farmacia ospedaliera e poi assumerli. Su questo fronte non intendiamo cedere di un millimetro”, aveva ribadito il presidente Mandelli nel corso del Consiglio nazionale della Federazione lo scorso 18 novembre.

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