Come si ricorderà, il Comitato Centrale della Federazione, nell’intenzione di valorizzare il ruolo professionale del farmacista, ha commissionato alla The European House – Ambrosetti S.p.A., primaria società specializzata in ricerche e indagini a carattere strategico-competitivo, la realizzazione di un Progetto incentrato, in particolare, sul periodo di emergenza sanitaria da Covid-19 e sull’attività professionale assicurata dai farmacisti e dalle farmacie di comunità. I risultati preliminari dello Studio strategico sono stati presentati nel corso dell’ultima edizione di Forum
Meridiano Sanità, che ha visto la partecipazione – unitamente ad importanti stakeholders del settore – del Presidente della Federazione, On. Dr. Andrea Mandelli, al dibattito di approfondimento e riflessione sui temi della sanità in Italia.
Il Progetto e lo Studio di analisi sono basati anche sugli esiti dell’indagine consultiva condotta nelle scorse settimane, che ha visto il coinvolgimento e la partecipazione di un grande numero di iscritti all’Albo operanti sia nelle farmacie di comunità sia nelle farmacie ospedaliere sia negli esercizi commerciali di cui all’art. 5 del D.L. 223/2006 (c.d. parafarmacie).
I relativi risultati sono stati inseriti, in un apposito paragrafo del 15° Rapporto Meridiano Sanità (si veda, in proposito, il capitolo 7.6 a partire da pagina 306 dell’allegato della circolare federale n. 12629 dell’11.11.2020), dedicato alla tematica del rafforzamento delle cure primarie e dell’assistenza sanitaria territoriale, attraverso l’attività professionale del farmacista e la funzione di presidio sanitario rappresentato dalle farmacie italiane, con particolare riguardo al servizio offerto durante la prima fase pandemica di Covid-19.
La quasi totalità delle farmacie (sia di comunità sia ospedaliere) e delle parafarmacie ha dichiarato di aver attivato servizi per la prevenzione e il contenimento del contagio, offrendo anche nuovi servizi ai cittadini al fine di garantire la loro sicurezza.
Con riferimento allo sviluppo delle collaborazioni con altri professionisti del SSN, in particolare MMG e infermieri, una buona parte delle farmacie ospedaliere e di comunità ha attivato forme di cooperazione, a testimoniare una rinnovata sinergia tra tutti i professionisti sanitari e disponibilità a “fare rete”- aspetto chiave del progetto della Farmacia dei Servizi e condizione imprescindibile per l’azione di riorganizzazione e potenziamento dell’assistenza primaria.
L’analisi dei dati elaborata all’interno dello Studio dimostra l’importanza del ruolo del farmacista e della farmacia di comunità, quale presidio sanitario più vicino al paziente e maggiormente accessibile per il cittadino, e del farmacista, per la sua attività professionale nella aderenza terapeutica ed offerta dei servizi cognitivi, confermando, quindi, la validità della politica professionale perseguita dalla Federazione degli Ordini dei Farmacisti.
D’altronde, al fine di dare piena attuazione al principio universalistico di tutela della salute garantito dalla Costituzione italiana, anche in considerazione dell’attuale situazione emergenziale, è di fondamentale importanza il rafforzamento dell’assistenza sanitaria primaria e territoriale attraverso l’attività dei farmacisti e delle farmacie di comunità mediante l’effettiva realizzazione della farmacia dei servizi, della tele-medicina e tele-refertazione, nonché il coinvolgimento della farmacia nella campagna vaccinale della cittadinanza.
Tenuto conto dell’indubbia importanza strategica del Progetto e dello Studio in questione, si invitano tutti i Presidenti di Ordine a voler assicurare la massima diffusione della presente circolare tra gli iscritti.